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VIÉSTESS D'AN BÒT
abito quotidiano e costume della festa nelle Valli di Lanzo
Gli autori ringraziano
l'Associazione Donne di Chialamberto, l'AVAL e le Pro Loco
per la collaborazione gentilmente prestata nella ricerca del materiale
ed inoltre le famiglie valligiane che hanno generosamente messo a disposizione fotografie, testimonianze e ricordi.

"Esse portavano il graziosissimo costume del quale fanno pompa le donne della Valle di Viù, non già in tutti i giorni di festa, ma specialmente in occasione delle nozze, dei battesimi, delle grandi solennità religiose o dei balli nelle feste popolari dei villaggi".


Con queste parole di ingenuo entusiasmo Maria Savi Lopez introduceva nel 1886 uno dei suoi bozzetti letterari, dedicato a un matrimonio che si celebrava al Col San Giovanni, nella Valle di Viù.
La scrittrice, napoletana di nascita, ma piemontese d'adozione, in piena epoca romentica, non poteva mancare di dedicare un largo spazio all'elegante ed elaborato costume femminile che tanto contrastava con la vita quotidiana dei montanari del suo tempo, modesta sempre e troppo spesso misera.
A distanza di tanti anni, chiunque abbia occasione di soggiornare nelle Valli di Lanzo, anche per breve tempo, ha certamente occasione di vedere gli stessi costumi, che ancora vengono indossati, nelle occasioni di festa, in tutte le borgate valligiane.

IL COSTUME COME ICONA DELL'IDENTITA' VALLIGIANA

Non diversamente da quanto avviene in tutte le regioni alpine, ma forse più fortemente che altrove, il costume tradizionale costituisce nelle Valli di Lanzo l'oggetto di un vero e proprio culto, i cui riti si celebrano periodicamente nelle feste del paese e, di tanto in tanto, in occasioni specifiche, come l'ingresso del nuovo parroco, la visita del vescovo, l'inaugurazione di un monumento, una manifestazione culturale o turistica.
Accanto a queste manifestazioni esterne, che di solito coinvolgono i giovani in una sorta di rito di passaggio, ve ne sono altre che si compiono nell'intimità della propria abitazione, quando la padrona di casa apre la cassapanca per mostrare all'ospite di riguardo l'abito da sposa della nonna, che magari non ha mai pensato di indossare, ma che pure conserva devotamente tra gli oggetti che definiscono l'identità della famiglia e rappresentano in qualche modo il testimone di una cultura che si vorrebbe trasmettere alle generazioni successive.
Gli stessi giovani che indossavano l'abito tradizionale per la funzione religiosa in occasione della processione in onore del santo protettore della propria borgata, forse senza troppo entusiasmo e magari per compiacere gli anziani della famiglia, divengono talvolta, con il crescere degli anni, gelosi custodi di una tradizione che sentono di dover perpetuare a propria volta. Il costume, come la casa avita, come le foto di famiglia diviene un po' ciò che erano presso i Romani antichi i Lari e i Penati, le divinità della casa e le statuette degli antenati il cui culto legava il proprietario ai predecessori e ai discendenti. Si stabilisce in questo modo e assume concretezza una sorta di legame di solidarietà verticale tra le generazioni, per il quale il padre di famiglia (ma più spesso è la madre) si considera non tanto il proprietario ma piuttosto il depositario di un patrimonio magari modesto ma egualmente prezioso, che va conservato e trasmesso intatto, e magari accresciuto, a coloro che verranno dopo.
Al fascino del costume sono soprattutto sensibili gli emigrati e gli oriundi, che spesso conservano con la terra d'origine un legame ormai tenue e remoto, fatto più di ricordi e di rimpianti che di reale conoscenza, dove gli abiti polverosi e sbiaditi degli antenati costituiscono per certi versi l'icona di un'identità ormai altrettanto fragile e lontana. Queste persone, di solito anziane e spesso residenti in città, sono in realtà i veri "sacerdoti" di questo culto del costume tradizionale
[..]




Giorgio Inaudi-Giovanni Gugliermetti-Claudio Santacroce

VI?STESS D'AN B?T

editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2001
pagine 156
formato 21x20
brossura editoriale
tempo medio evasione ordine
2 giorni

16.00 €
16.00 €

ISBN : 88-86425-95-3
EAN : 9788886425957

 
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