Dal 14 al 31
gennaio 1771 Amadeus, con il padre Leopold, soggiornò a Torino.
Di quei diciotto giorni nulla è documentato storicamente, se non
qualche incontro, qualche nome. Si parla poi di una partenza affrettata
dalla città, quasi una fuga, dopo aver ascoltato una “musica
bellissima”, come lo stesso Mozart testimonia alla madre. Nient’altro.
Quale fu la musica bellissima che ascoltò? E dove?
E perché Amadeus sembra aver trasformato il suo modo di comporre dopo
la sua visita a Torino?
Chi incontrò veramente?
I violini dell’autunno ci rivela tutte le risposte, avvolgendoci
nel mistero e nella musica di Wolfgang Amadeus Mozart.
“… quando nello slancio incontrollato di una
piroetta, lei aveva perso l’equilibrio, finendogli tra le braccia. Così Dante
si era trovato a pochi centimetri dai suoi occhi che lo fissavano, mentre le
sue labbra avevano cessato di ridere. E per quel brevissimo momento l’autunno
e i violini e il respiro di Delia si fusero in un’unica, rapinosa sensazione:
dove sempre più acceso si faceva il turbine delle foglie, e più ossessiva
la frase musicale, più vicino il volto della fanciulla.”
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INDICE
Parte prima
Ombra
Parte seconda
Odette
Parte terza
Delphine
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Pier Luigi Berbotto
I VIOLINI DELL'AUTUNNO
editore L'AMBARADAN
edizione 2005
pagine 304
formato 14x21
copertina plastificata con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
16.50 €
16.50 €
ISBN : 88-89257-08-3
EAN :
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