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GUGLIELMINETTI PER VITTORIO ALFIERI

Allestire questa mostra con Eugenio Guglielminetti ha significato ripercorrere con lui cinquant'anni di storia del teatro italiano, di storia del teatro alfieriano in particolare, di vita del Centro Nazionale di Studi Alfieriani. Con bonaria e consapevole autoironia, in un'intervista Eugenio ammette di essersi "nascosto" sotto il mantello rosso di Alfieri per affacciarsi alla ribalta del teatro.
E, in realtà, il suo viaggio nel teatro italiano è stato alimentato da questa passione, amore giovanile e sfida dell'ingegno, provocazione dell'ingegno, provocazione dell'intelligenza e libera esplosione della fantasia.

Alfieri, l'Alfieri di Antigone e Saul, di Oreste e Virginia, di Filippo e Rosmunda è stato un compagno di strada sempre presente nella carriera di Eugenio, così che, mentre, negli stessi decenni, il Centro Nazionale degli Studi Alfieriani pubblicava con assiduità uno dopo l'altro i volumi dell'edizione nazionale delle opere di Alfieri, Eugenio dava corpo a quei versi, ne rivestiva di colore e di materia le parole.
Colore e materia, carta e stoffa, legno e materiali metallici, fili e corde, nappi e ori, pietre preziose simbolo di regalità: nei neri pastosi e nei rossi sanguigni (i colori di Alfieri e i colori della vita e della morte) o nei turchini improvvisi di certe scenografie, giocando con pittura, scultura, collage, Eugenio ha visualizzato l'incubo del teatro alfieriano, spalancando geometriche prospettive di luce e ombra alle claustrofobiche regge, luoghi di amore, potere e morte.

Per questo, una summa della sua produzione alfieriana fino alle ultime autoironiche prove per l'Esquisse consente di incontrare, in questo territorio di confine della scenografia, l'artista nella sua completezza. Per questo, nel momento più cruciale della vita del Centro Nazionale di Studi Alfieriani, quello dello smantellamento per l'avvio dei tanto attesi lavori di ristrutturazione e restauro, questa mostra, che vorrei dedicare a tutti coloro che hanno vissuto la storia del Centro dalla sua fondazione a oggi, suona come un augurio.
Vi rivive il Museo Alfieriano del passato, chiuso da più di tre anni al pubblico, e inizia a vivervi gran parte del Museo Alfieriano per il quale si sta lavorando.

In qualità di direttore del Centro non posso che ringraziare Eugenio (e quanti, oltre al Centro, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio, l'hanno sostenuto) per aver voluto che questo, nell'anno del duecentocinquantesimo anniversario dalla nascita del poeta.

CARLA FORNO
Direttore del Centro Nazionale di Studi Alfieriani

SOMMARIO

MARIDA FAUSSONE
Rigore e sperimentazione per tipologie classiche.
Scenografie e costumi alfieriani di Eugenio Guglielminetti

Gli spettacoli
Antigone, 1953
Saul, 1954
Ottavia, 1955
Oreste, 1956
La congiura de' pazzi, 1958
Antigone, 1959
Virginia, 1962
Filippo, 1965
Il divorzio, 1967
La finestra, 1970
Rosmunda, 1971
Saul, 1972
Io disperatamente t'amo... e indarno, 1995
Il giudizio universale, 1996

Nota biografica

Parziali spettacoli alfieriani dal 1903 al 1993

 






saggio di Marida Faussone

GUGLIELMINETTI PER VITTORIO ALFIERI

editore ALLEMANDI
edizione 1999
pagine 84
formato 28x28
cartonato
tempo medio evasione ordine
a richiesta

20.00 €
20.00 €

ISBN : 88-422-0937-6
EAN :

 
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