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        Gabriella 
        Arduino  
        è nata nel 1959 a Torino, si è diplomata al liceo artistico, dove ha seguito 
        i corsi di Angelo Saglietti e Francesco Tabusso, e successivamente si 
        è laureata in architettura. Nella sua formazione artistica ha anche inciso 
        profondamente lo studio della chitarra classica, affiancato da prolungate 
        incursioni nell'organo sotto la guida di un vecchio maestro di chiesa, 
        e del pianoforte da autodidatta.  
        Dopo essersi laureata ha svolto per qualche anno l'attività professionale 
        prima di lasciarla per l'insegnamento, limitandosi a coltivare la sua 
        vocazione artistica in forma esclusivamente personale. Da questo ambito 
        è uscita nel 1991, quando ha realizzato la sua prima personale presso 
        la Galleria Le Immagini di Torino e un libro, L'estraneità, 
        la ricerca e il tempo, pubblicato dalle Edizioni del Leone di Venezia, 
        in cui sono stati riprodotti 19 acquerelli dell'esposizione a fronte di 
        altrettante poesie scritte da Maurizio Pallante, con prefazione di Marco 
        Rosci.  
        La scrittura e la tipografia sono state il tema della sua seconda esposizione, 
        Con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta, 
        organizzata nel 1992 presso il Museo Universale della Stampa di Rivoli, 
        in cui si è idealmente riallacciata a un concetto espresso da Galileo 
        Galilei nel Dialogo dei massimi sistemi.- «Qual eminenza di mente 
        fu quella di colui che s'immaginò di trovar modo di comunicare i suoi 
        più reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benché distante per 
        lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? [....] e con qual facilità? 
        con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta».  
        Nel 1994 ha effettuato le sue prime escursioni extra moenia: una 
        in provincia di Cuneo presso la Galleria Il Ritorno di Cherasco, 
        e tre in Francia: presso il Centro socio-culturale di Clermont 
        Ferrand, il Museo di Arte modema e contemporanea di Volvic e l'Istituto 
        italiano di cultura di Lione. Nel 1995 si è ripresentata a Torino 
        con una personale presso la Galleria Fogliato; l'anno seguente 
        ha esposto a Milano, presso la Galleria Ciovasso dove è stata introdotta 
        da Mario De Micheli, e a Parigi presso l'Atelier il Campiello, 
        in boulevard Montparnasse.  
        Sempre nel 1996 alcuni suoi quadri sono stati esposti in una collettiva 
        intitolata Contrasti e trasparenze, presso il palazzotto Ruffo 
        di Scaletta Zanclea, in provincia di Messina.  
        Due le mostre nel 1997: la prima nel chiostro dell'Abbazia di Torrechiara 
        nei pressi di Parma, la seconda presso la Galleria Davico di Torino. 
        Nel 1998 è stata di nuovo chiamata a esporre presso l'Atelier il Campiello 
        di Parigi e nel gennaio dei 1999, sempre a Parigi nella filiale di Montparnasse 
        dei Crédit Industriel et Commercial, che si affaccia sul mitico carrefour 
        Vavin.  
        Attualmente (aprile 1999) sta realizzando una serie di quadri dedicati 
        al filosofo, poeta e pittore Carlo Michelstaedter, che verranno esposti 
        nel Museo della Sinagoga di Gorizia.  
         
        dalla presentazione su PAGINE del PIEMONTE 7 
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